Il Progetto

ll progetto 3LGames4Prevention (Serious Games for Lifelong Language Learning  to Prevent Neurodegenerative Disorders: from gut microbiota to brain networking) si pone come obiettivo la costruzione di un modello sperimentale mirato alla prevenzione di patologie neurologiche secondarie al declino cognitivo attraverso un percorso innovativo di apprendimento di una seconda lingua (L2) tramite serious games, associata ad un percorso di verifica dei risultati ottenuti con l’applicazione di metodologie che permettono di evidenziare in modo scientifico e affidabile gli effetti dell’operazione (Nuove tecniche di Neuroimmagine funzionale non invasiva). I risultati ottenuti sono finalizzati a migliorare la nostra comprensione di possibili segni caratteristici del microbiota intestinale che sono collegati a prestazioni cognitive. In questo modo si potranno identificare interventi appropriati che supportino il funzionamento cognitivo ottimale.

Le attività di gioco saranno sviluppate in modo da destrutturare le modalità di rigidità cognitiva e i processi di pensiero stereotipati. Più specificatamente, i task che i giocatori/le giocatrici dovranno fronteggiare saranno caratterizzati, in ragione del valore artistico, culturale e letterario della proposta, da processi di “high order thinking” ovvero impegneranno i partecipanti a risposte non di tipo lineare/binario (letture e comprensione della realtà soltanto secondo lo schema giusto/sbagliato) – identificate come proprie del “fast thinking” – ma a processi di “slow thinking”, ovvero di pensiero complesso. La metodologia individuata si propone la promozione dello “slow thinking” e la riduzione dell’analfabetismo funzionale.

Nello specifico, il gioco e le attività si caratterizzeranno come challenges il cui superamento richiederà abduzioni, shift e correlazioni; attivando in tal modo processi di metacognizione – e non solo di ricezione di informazioni – l’apprendimento promosso consentirà lo sviluppo di “critical thinking” e “creative thinking”: competenze riconosciute come cruciali dalla Comunità Europea, sia sul versante dello sviluppo individuale che su quello dello sviluppo di comunità.

Il progetto si focalizza sul tema della prevenzione (o rallentamento) dei disturbi neurodegenerativi della terza età, che hanno un impatto enorme sulla nostra società in termini di costi per le famiglie e per le istituzioni. Il modello che si vuole sperimentare si rivolge ad una popolazione relativamente giovane (tra i 45 e i 55 anni) prima delle manifestazioni cliniche di un decadimento cognitivo, questo per contribuire a prolungare il periodo di completa autonomia dei futuri soggetti in terza età, che rappresentano ormai la maggior parte della popolazione mondiale (soprattutto a livello dei Paesi della zona Euro).

Nella prospettiva di una società necessariamente plurilingue e multiculturale, il crescente e rapido incremento e protagonismo demografico della popolazione adulta e avanzata impone una riflessione su possibili modelli e procedure per prevenire il decadimento neurocognitivo. Il concetto di lifelong learning non rappresenta solo la possibilità per l’individuo di mantenersi cognitivamente e socialmente attivo, ma ha soprattutto un importante ruolo per la salute, in quanto, favorendo lo sviluppo della riserva cognitiva, contribuisce a diminuire i rischi di insorgenza di malattie neurologiche infiammatorio-degenerative. Il sistema nervoso è infatti in grado di modificarsi in modo permanente, sia sul piano funzionale che strutturale, sulla base dell’esperienza e dell’interazione dell’individuo con l’ambiente e con il mondo nel corso della sua esistenza, consentendo una continua riorganizzazione dei circuiti funzionali e delle architetture neurali che garantiscono l’adattamento del cervello alle nuove sfide culturali che esso affronta. Lo studio delle lingue straniere è uno di quei training intellettuali che ci si propone qui di utilizzare per prevenire il decadimento cognitivo. La metodologia di intervento, basata sulla creatività, procederà testando modelli diversificati di apprendimento di una lingua straniera attraverso “serious game” in modo da accrescere l’interesse degli utenti.